sabato 17 settembre 2016

uniamo i puntini




In pochi giorni:

Una ragazzina struprata per anni, ma dicono in paese che se l’è cercata, ‘sta zoccoletta (di 13 anni, tredici anni!) che non sapeva stare al suo posto.

Una donna suicida per la vergogna, ma dicono i social che se l’è cercata, ‘sta troia che aveva accettato di girare dei video per compiacere il partner. (Nel frattempo i suoi assassini, i baldi maschioni che hanno diffuso i video, rimangono ancora anonimi e impuniti LEGGI )

L’ennesima donna ammazzata a coltellate dall’ex, pur di non restituirle la sua vita, della quale si riteneva proprietario.

Tutto nell'Italia dei fertility day, dei family day, delle sentinelle in piedi, delle scuole con l’ora di religione ma senza un minuto di educazione sessuale. Lo stesso paese che svetta nel mondo per consumo di pornografia.

Credo che, provando a unire i puntini, non sia difficile capire che siamo di fronte ad un unico, grande problema, vecchio di secoli, che forse è venuto il momento di affrontare.

Oppure continuiamo pure a far finta di niente, e ad indignarci per niqab e burkini.

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