venerdì 4 agosto 2017

Olimpiadi, Expo, e amnesie in malafede

Dopo l'assegnazione a Parigi delle olimpiadi 2024, si è scatenata un'ondata di rimpianto per la presunta occasione persa da Roma con la rinuncia ai Giochi. Tornando a chiarire che non sono certo un fan della Raggi, che anzi mi sembra platealmente inadeguata al ruolo che le è toccato, rimando a questo Link per spiegare perché dire no alle olimpiadi mi é sembrato un atto di realismo e responsabilità. Tra gli argomenti più sfruttati dai fautori del rimpianto, viene citato l'esempio di expo Milano, come esperienza baciata da un successo senza ombre. Penso sia utile segnalare a questi signori, dotati di molto opportunismo, pochi argomenti e memoria corta, che le cose non stanno proprio così. Se vogliamo parlare di Expo, non possiamo non ricordare che, per sei mesi di fiera e una lucidata a strade e palazzi di Milano, si é spesa una cifra spaventosa , stimata (visto che i conti complessivi non sono mai stati resi pubblici) in una decina di miliardi di Euro. Già questo dovrebbe sollevare, almeno nelle persone oneste e di buon senso, qualche dubbio sul saldo costi-benefici dell'operazione. Se necessario, possiamo aggiungere al promemoria le opere inutili pagate e ancora oggi tenute in piedi con soldi pubblici tipo BreBeMi, le migliaia di ettari cementificati, l'abbandono dell'area Expo senza un vero progetto per il riutilizzo, a parte occasionali bla-bla governativi. Se non bastasse, possiamo ripercorrere le cronache giudiziarie degli ultimi anni, e rammentare le decine di arresti, gli innumerevoli casi di corruzione, le tante inchieste ancora aperte su conti e appalti.
Sono passati meno di due anni, davvero ci siamo già dimenticati tutto?

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